Come sarà l’architettura dopo i tempi del COVID-19?

La situazione che stiamo vivendo in questo periodo ci sta facendo capire ancora di più l’importanza degli spazi della nostra casa. L’ambiente in cui viviamo, la sua spaziosità e l’illuminazione incidono in maniera significativa sul nostro umore e sul modo in cui affrontiamo la giornata. La casa è diventata il nostro rifugio, per questo avremo bisogno di più spazio per viverla e per vivere più serenamente.

Se fino ad oggi gli appartamenti sono stati progettati in un’ottica che riducesse le metrature ma prevedesse comunque la presenza di molte stanze, dopo la pandemia assisteremo ad un’inversione di marcia. Ad oggi infatti, gli standard delle camere singole partono dai 9mq mentre quelli delle matrimoniali dai 14mq. Un altro esempio possono essere le dimensioni dei poggioli esterni, che normalmente hanno una profondità di 1,20m.

“La concezione degli spazi cambia e con essa la loro percezione”

Il futuro dell’architettura sarà quello di ampliare gli spazi delle unità abitative e con esse anche quelli delle relative stanze.
Costruzioni Immobiliari De Lazzari ha anticipato i tempi già con il progetto Residence La Perla in Via Pia a Mogliano Veneto in questa palazzina, le dimensioni degli appartamenti e dei locali sono stati infatti completamente rivisti rispetto agli standard: i nuovi alloggi a due camere arrivano agli 85mq e i tre camere aumentano in grandezza ben oltre i 100mq calpestabili; si consideri invece che attualmente le dimensioni sono all’incirca di 20mq in meno per entrambe le tipologie abitative.

Non sempre dai momenti negativi derivano conseguenze dannose, anzi, sono uno spunto per migliorare e migliorarsi guardando sempre al domani.
La nostra architettura innovativa è già volta al futuro e ha anticipato i tempi con la costruzione degli ultimi immobili.
Siamo certi che i grandi architetti arriveranno ad affermare questa necessità di cambiamento che deriva da una maggiore consapevolezza degli spazi abitativi.